Le Mani della Causa di Dio e il Ramo Nominato

Indice:

  1. Presentazione storica
  2. L’Ordine Amministrativo
  3. Ulteriori riferimenti dagli Scritti del Custode
  4. Il mandato di Bahá’u’lláh
  5. Chi nomina le Mani della Causa?
  6. Gli obblighi delle Mani della Causa di Dio

 

  1. PRESENTAZIONE STORICA

L’istituzione delle Mani della Causa di Dio fu creata da Bahá’u’lláh e ufficialmente definita e stabilita da ‘Abdu’l-Bahá nelle Sue Ultime Volontà e Testamento. (Vedi Abdu’l-Bahá, Ultime volontà e testamento di ‘Abdu’l-Bahá, p. 18) Sotto le direttive del Custode, le funzioni di questa istituzione vennero definite ed elaborate. A suo tempo, Shoghi Effendi istituì i Consigli Ausiliari per la Protezione e la Propagazione della Fede perché agevolassero il lavoro delle Mani della Causa e assicurassero che la vitale influenza di quest’ultime permeasse l’intera comunità bahá’i.

Con il trapasso di Shoghi Effendi e la decisione della Casa Universale di Giustizia che essa non poteva promulgare leggi che rendessero possibile la nomina di nuove Mani della Causa, fu necessario trovare un mezzo per estendere nel futuro il ruolo vitale della protezione e propagazione assegnato a questi alti ufficiali della Fede. Il primo passo per questo sviluppo fu fatto nel Novembre del 1964 quando la Casa Universale di Giustizia chiarì la sua relazione con l’istituzione delle Mani della Causa asserendo che

la responsabilità delle decisioni su argomenti di prassi generale riguardanti l’istituzione delle Mani della Causa, che prima era nelle mani dell’amato Custode, era ora devoluta alla Casa Universale di Giustizia come suprema e centrale istituzione della Fede alla quale tutti si devono rimettere.” (Vedi  Casa Universale di Giustizia, “Development of the Institution of the Hands of the Cause of God” November 1964, Ai Bahá’í del Mondo, in Messages from the Universal House of Justice, 1963-1986 – The Third Epoch of the Formative Age – 1963-1986)

Allora anche il numero dei membri del Consiglio Ausiliare fu aumentato e fu chiesto alle Mani della Causa in ogni continente di investire uno o più membri dei loro Consigli Ausiliari di una funzione esecutiva in loro vece e in loro nome.

Nel giugno del 1968 fu istituito il Corpo Continentale dei Consiglieri. Questa importante decisione fu abbinata a diverse variazioni del lavoro delle Mani della Causa: i servizi di quelle Mani che precedentemente erano state designate ai vari continenti, divennero mondiali e ogni Mano avrebbe operato individualmente in diretto contatto con la Casa Universale di Giustizia; Le Mani della Causa cessavano di avere la responsabilità di dirigere i Consigli Ausiliari, i quali divennero istituzioni ausiliarie del Corpo Continentale dei Consiglieri; Alle Mani della Causa che risiedevano in Terra Santa fu assegnato il compito del collegamento fra la Casa Universale di Giustizia e il Corpo Continentale dei Consiglieri; e fu chiarita la funzione di interrelazione fra le Mani della Causa e il Corpo dei Consiglieri. Fu fatta anche menzione della futura creazione, da parte della Casa Universale di Giustizia, di un Centro Internazionale di Insegnamento con l’assistenza delle Mani Residenti in Terra Santa. Il Centro Internazionale di Insegnamento fu istituito nel giugno del 1973. In quello stesso anno i membri del Consiglio Ausiliare furono autorizzati a nominare degli assistenti.

L’esistenza dell’istituzione delle Mani della Causa, e quella successiva dei Consiglieri, che si avvale di individui ai quali è assegnato un ruolo vitale nell’avanzamento degli interessi della Fede, ma che non hanno autorità legislativa, esecutiva o legale, e sono interamente privi di funzioni sacerdotali o del diritto di fare interpretazioni autorevoli, è un aspetto dell’amministrazione bahá’i senza confronto nelle religioni del passato. Bahá’u’lláh, e ‘Abdu’l-Bahá, dopo di Lui, hanno conferito ad ambedue le istituzioni elette della Fede e a certi individui designati le funzioni della protezione e della propagazione.

Riferendosi al Centro Internazionale di Insegnamento, la Casa Universale di Giustizia ha affermato che la sua creazione è stato il risultato del lavoro delle Mani della Causa residenti in Terra Santa. Il Centro di Insegnamento ha la funzione di coordinare, stimolare e dirigere le attività del Corpo Continentale dei Consiglieri e di fare da anello di collegamento fra di essi e la Casa Universale di Giustizia.

Nella Costituzione della Casa Universale di Giustizia è affermato:

L’istituzione del Corpo dei Consiglieri è stata creata dalla Casa Universale di Giustizia per estendere nel futuro le funzioni specifiche di protezione e propagazione conferite alle Mani della Causa di Dio. I membri di questi corpi sono nominati dalla Casa Universale di Giustizia. (Costituzione della Casa Universale di Giustizia, p. 18)

Nello stesso documento sono descritti i due primi Consigli Ausiliari istituiti dall’amato Custode:

In ogni zona vi saranno due Consigli Ausiliari, uno per la protezione e uno per la propagazione della Fede, il numero dei cui  membri sarà fissato dalla Casa Universale di Giustizia. I membri di questi Consigli Ausiliari presteranno servizio sotto la direzione dei Corpi dei Consiglieri Continentali e agiranno come loro delegati, assistenti e consulenti. (Costituzione della Casa Universale di Giustizia, p. 18)

(Casa Universale di Giustizia, L’Istituzione dei Consiglieri, pp. 1-4)

  1. L’Ordine Amministrativo

L’Ordine Amministrativo formulato da Bahá’u’lláh realizza il suo scopo divinamente stabilito per mezzo di un sistema di istituzioni, ognuna con una sua sfera di azione specifica. Il corpo amministrativo principale di questo Ordine è la Casa Universale di Giustizia, i cui termini di riferimento sono le parole rivelate da Bahá’u’lláh assieme alle interpretazioni e spiegazioni di ‘Abdu’l-Bahá e del Custode. Sotto la sua guida le Assemblee Spirituali Locali e Nazionali esercitano un’autorità legislativa, esecutiva e giudiziale sugli affari della comunità bahá’i. Di questa autorità si avvalgono, fino al limite loro conferito, anche i Consigli Regionali, i comitati e altre strutture create da queste istituzioni.

Assieme all’autorità di deliberare disposizioni vincolanti per la comunità, concessa alle istituzioni elette, esiste l’influenza spirituale, morale e intellettuale che l’Ordine Amministrativo esercita sia sulla vita dei credenti, sia sul lavoro delle istituzioni della Fede. Questa influenza acquista uno speciale carattere per mezzo del servizio reso da coloro che sono stati elevati all’alto rango di Consiglieri e dai loro incaricati. Più precisamente, i Consiglieri Continentali e i membri del Consiglio Ausiliare con i loro assistenti sono esecutori di funzioni relative alla protezione e alla propagazione della Fede. Nell’eseguire i loro compiti, i Consiglieri Continentali ricevono le loro direttive dal Centro Internazionale di Insegnamento, un’istituzione il cui mandato è mondiale e che opera in stretto contatto con la Casa Universale di Giustizia.

Agendo nei rispettivi ruoli, le istituzioni dei Consiglieri e delle Assemblee Spirituali, hanno in comune la responsabilità della protezione e propagazione della Fede. Un’armoniosa interazione fra loro garantisce ai credenti un costante flusso di guida, amore e incoraggiamento e potenzia i loro sforzi individuali e collettivi per l’avanzamento della Causa. L’importanza di tale interazione è messa in risalto dalle parole del Custode, in un messaggio telegrafico del 4 giugno 1957, che si riferiva allora alle Mani della Causa e alla Assemblee Spirituali:

“SICUREZZA PREZIOSA FEDE, SALVAGUARDIA SALUTE SPIRITUALE COMUNITA’ BAHA’I, VITALITA’ FEDE SINGOLI CREDENTI, ADEGUATO FUNZIONAMENTO SUE ISTITUZIONI LABORIOSAMENTE ERETTE, SUCCESSO SUE IMPRESE MONDIALI, ADEMPIMENTO SUO ULTIMO DESTINO DIPENDONO TUTTI DIRETTAMENTE APPROPRIATO SVOLGIMENTO RESPONSABILITA’ CONFERITE ORA MEMBRI QUESTE DUE ISTITUZIONI.” (Shoghi Effendi, Messages to the Bahá’í World, 4 Giugno 1957, p. 123)

Liberi da quelle funzioni amministrative affidate alle strutture elette, i Consiglieri e i membri del Consiglio Ausiliare possono concentrare le loro energie sul compito di promuovere l’osservanza delle regole da parte dei singoli bahá’i, delle istituzioni e delle comunità bahá’i. La loro comprensione degli Insegnamenti, assieme alla saggezza che scaturisce dall’esperienza  acquisita attraverso una intensa partecipazione alle varie forme di attività bahá’i, li predispone in modo particolare a dare consigli utili per il lavoro dei corpi eletti. Inoltre, il fatto che essi abbiano un rango più elevato di quello delle Assemblee Spirituali, assicura che essi siano adeguatamente informati e che le Assemblee Spirituali diano la dovuta considerazione ai loro consigli e raccomandazioni. Le procedure amministrative della Fede non solo si occupano di affari legali, leggi e regolamenti, e di programmi volti all’azione, ma comprendono anche quei provvedimenti scaturiti dalla generosa risposta degli amici e che incanalano le loro energie. I Consiglieri e i loro ausiliari influiscono su tutte queste procedure amministrative con la loro esperienza di persone di provata devozione e spirito consacrato. Similmente, essi hanno un ruolo vitale nell’incoraggiare gli amici e nel promuovere iniziative personali, diversità e libertà di azione. Nei loro incarichi essi cercano di seguire le orme delle Mani della Causa, che ‘Abdu’l-Bahá chiamò a “diffondere le Divine Fragranze, edificare le anime umane e ad essere, in ogni momento e in ogni circostanza, santificate e distaccate dagli affari mondani.” (Abdu’l-Bahá, Ultime volontà e testamento di ‘Abdu’l-Bahá, p. 18)

(Casa Universale di Giustizia, L’Istituzione dei Consiglieri, pp. vii-ix)

3. Ulteriori riferimenti dagli Scritti del Custode

Nelle Tavole di Bahá’u’lláh, dove l’istituzione della Casa di Giustizia Internazionale e di quelle locali è specificamente designata e formalmente stabilita; nell’istituzione delle Mani della Causa di Dio cui dettero vita prima Bahá’u’lláh e poi ‘Abdu’l-Bahá; nell’istituzione delle Assemblee locali e nazionali che nel loro stato embrionale funzionavano già prima della dipartita di ‘Abdu’l-Bahá; nell’autorità che l’Autore della nostra Fede e il Centro del Suo Patto nelle loro Tavole hanno ad esse conferito; nell’istituzione del Fondo Locale che funziona secondo le specifiche disposizioni date da ‘Abdu’l-Bahá ad alcune Assemblee della Persia; nei versetti del Kitáb-i-Aqdas le cui allusioni chiaramente anticipano l’istituzione del Custode della Causa; nella spiegazione data da ‘Abdu’l-Bahá in una delle Sue Tavole e nell’accento da Lui posto sul principio ereditario e sulla legge della primogenitura quale fu sostenuta dai Profeti del passato: in tutto ciò e possibile discernere i primi bagliori dell’Ordinamento Amministrativo che il Testamento di ‘Abdu’l-Bahá doveva più tardi proclamare e formalmente stabilire. (Shoghi Effendi, l’Ordine Mondiale di Bahá’u’lláh, p. 147)

A questo proposito bisogna tener presente che i provvedimenti preliminari intesi a rivelare l’ambito e il funzionamento dell’Ordine Amministrativo, che doveva ora essere formalmente stabilito dopo il trapasso di ‘Abdu’l-Bahá, erano già stati presi da Lui e anche da Bahá’u’lláh negli anni precedenti la Sua ascensione. La designazione di alcuni eminenti credenti persiani quali «Mani della Causa» compiuta da Bahá’u’lláh, l’inizio della formazione di Assemblee locali e di comitati di consultazione in importanti centri bahá’í in Oriente e in Occidente per opera di ‘Abdu’l-Bahá, la costituzione dell’Unità del Tempio bahá’í negli Stati Uniti d’America, l’istituzione di fondi locali per la promozione delle attività bahá’í, l’acquisto di proprietà destinate alla Fede e alle sue future istituzioni, la fondazione di case editrici per la diffusione della letteratura bahá’í, l’erezione del primo Mashriqu’l-Adhkár del mondo bahá’í, la costruzione del Mausoleo del Báb sul monte Carmelo, l’istituzione di ostelli per ospitare insegnanti viaggianti e pellegrini, questi possono essere considerati i precursori delle istituzioni che, subito dopo la fine dell’Età eroica della Fede, sarebbero state sistematicamente e permanentemente stabilite in tutto il mondo. (Shoghi Effendi, Dio passa nel mondo, 22:12)

4.  Il mandato di Bahá’u’lláh

Luce e gloria, salute e lode alle Mani della Sua Causa, per le quali la luce della fortezza ha sfolgorato ed è stata dimostrata la verità che il potere di decidere appartiene a Dio, il Forte, il Potente, l’Illimitato, per le quali l’oceano della munificenza ha spumeggiato e ha spirato la fragranza dei benevoli favori di Dio, Signore dell’umanità. (Bahá’u’lláh, Láwh-i-Dunyá, Tavole, p. 77)

  1. Chi nomina le Mani della Causa?

Le Mani della Causa di Dio devono essere nominate e designate dal custode della Causa di Dio. (Abdu’l-Bahá, Ultime volontà e testamento di ‘Abdu’l-Bahá, p. 18)

6. Gli obblighi delle Mani della Causa di Dio

Gli obblighi delle Mani della Causa di Dio sono quelli di:

  • diffondere le Fragranze Divine
  • edificare le anime degli uomini
  • promuovere il sapere
  • migliorare il carattere di tutti gli uomini ed essere – in ogni tempo e circostanza – affrancati e distaccati dalle cose terrene.

Essi devono manifestare:

  • timor di Dio
  • nella condotta
  • nelle maniere
  • nelle azioni
  • nelle parole.

(Abdu’l-Bahá, Ultime volontà e testamento di ‘Abdu’l-Bahá, p. 18)

Salute e lode, benedizione e gloria a quel primevo ramo del Divino e Sacro Albero dì Loto, che è germogliato, benedetto, tenero verdeggiante e fiorente dai Sacri Alberi Gemelli; alla perla meravigliosa, unica e inestimabile, che brilla emergendo dagli spumeggianti mari gemelli; ai germogli dell’Albero della Santità i ramoscelli dell’Albero Celeste, a coloro che nel Giorno della Grande Divisione rimasero saldi e fermi nel Patto; alle Mani (le colonne) della Causa di Dio che hanno largamente diffuso le Divine Fragranze, dichiarate le Sue Prove, proclamata la Sua Fede, resa pubblica al mondo la Sua Legge, che si sono distaccati da tutto fuorché da Lui, campioni di rettitudine in questo mondo, che hanno acceso il Fuoco dell’Amore di Dio nel profondo dei cuori e delle anime dei Suoi servi; a coloro che hanno creduto, che sono rimasti fiduciosi e che si sono mantenuti incrollabili nel Suo Patto e hanno seguito la Luce che dopo il mio trapasso brilla dall’Oriente della Guida Divina – poiché, ecco, egli è il ramo sacro e benedetto che è germogliato dai Sacri Alberi Gemelli. Beato colui che cerca il riparo della sua ombra che copre tutta l’umanità.

(Abdu’l-Bahá, Ultime volontà e testamento di ‘Abdu’l-Bahá, p. 7)

Incombe ai membri della Casa di Giustizia, a tutti gli Aghsán, gli Afnán e le Mani della Causa di Dio di dimostrare la loro obbedienza, sottomissione e subordinazione al custode della Causa di Dio, di rivolgersi a lui e di essere umili nei suoi confronti. (Abdu’l-Bahá, Ultime volontà e testamento di ‘Abdu’l-Bahá, p. 16)

Il mio obiettivo è quello di mostrarvi che le Mani della Causa di Dio devono essere sempre vigili e non appena trovino qualcuno che cominci a opporsi e a protestare contro il custode della Causa di Dio, lo espellano dalla congregazione del popolo di Bahá, senza assolutamente accettarne alcuna giustificazione. (Abdu’l-Bahá, Ultime volontà e testamento di ‘Abdu’l-Bahá, p. 17)

Le Mani della Causa di Dio devono eleggere in mezzo a loro nove persone che dovranno essere costantemente occupate nell’importante servizio d’aiutare nel suo lavoro il custode della Causa di Dio. (Abdu’l-Bahá, Ultime volontà e testamento di ‘Abdu’l-Bahá, p. 17)

 

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