Ho intrapreso questo viaggio con il preciso desiderio di stare nel silenzio. “Silenzio dentro e silenzio fuori”.
Ho fatto i bagagli lentamente ma con determinazione consapevole di dove volevo andare. Il primo passo è stato prendermi una grande responsabilità rispetto al mio progetto di vita e andare oltre le mie paure. E udite, udite non è accaduto nulla. Nulla che mi nuocesse. Nulla che mi facesse paura. Ho solo trovato al di là tanta consapevolezza del percorso che ho fatto e del luogo dove sono giunto. In questo viaggio di quattro giorni non ho trovato luoghi nei quali fermarmi. Ho solo individuato stazioni nelle quali sostare per acquisire una maggiore consapevolezza.
Il viaggio è stato un anelito di libertà. Nel qui e ora. Nel potere di adesso. Senza frenesia. Un maggese della mia anima.
Ho incontrato persone, specchio delle mie qualità, luoghi forieri delle mie aspirazioni, aspettative svanite. Occhi aperti allo stupore. Momenti di meraviglia e forza. Tutto intorno mi parlava e per la prima volta dopo tanto tempo ero disposto ad ascoltare. C’era lo spazio per ascoltare e finalmente trovare nelle persone, nei luoghi, profumi colori niente altro che la ferma convinzione che accadrà solo ciò che dovrà accadere.
02/10/2016