LA NASCITA DI BAHA’U’LLAH
Il 12 novembre 1817 nacque a Teheran Mirza Husayn Ali, che assunse in seguito il titolo di Baha’u’llah. Era figlio di una famiglia nobile e molto importante: Suo padre Mirza Abbas-i-Nuri, grazie alla sua splendida calligrafia ricevette da Fath-‘Ali Shah il titolo di Mirza Buzurg.
Qualche anno più tardi Mirza Buzurg fu nominato ministro di stato, o visir, alle dipendenze di uno dei figli del sovrano. Qualche anno più tardi quando Muhammad Shah salì al trono una serie di vicissitudini fecero in modo di mettere Mirza Buzurg in cattiva luce agli occhi del nuovo sovrano. Egli infatti aveva segnalato la condotta riprovevole di alcuni ministri, attraverso una lettera che cadde nelle mani degli interessati i quali fecero ogni azione possibile per rimuoverlo dal suo incarico, privandole del suo incarico prima, dello stipendio in seguito e vendendo poi le sue proprietà ad un prezzo irrisorio.
Quando Baha’u’llah vide la luce quel 12 novembre 1817 in una casa di un distretto di Teheran noto come la “Porta di Shimran”, gli furono posti due nomi che nell’Islam hanno un significato particolare: Husayn Ali.
Ali fu il primo successore di Muhammad, secondo la tradizione sciita, il Principe dei Credenti menzionato nell’ultimo Libro della Rivelazione cristiana, l’Apocalisse dell’apostolo Giovanni, come il secondo dei due testimoni (cfr. Apocalisse 11:1-12). Ali era solo un ragazzo quando abbracciò la fede di Muhammad, di cui era cugino e in seguito divenne genero sposandoNe la figlia Fatimih.
Husayn era il suo secondogenito che gli successe come terzo Imam. Recava con sé, secondo la felice espressione usata dallo storico Gibbon, “il sacro carattere del Nipote del Profeta”. Morì nella pianura di Karbilà ucciso dai suoi nemici sunniti, che lo umiliarono gravemente.
Egli era un fanciullo prodigioso, che aveva un carattere davvero speciale, a tal punto che fin da quando era in tenera età, il Suo nobile portamento lo contraddistingueva dagli altri fanciulli della Sua età.
All’età di cinque o sei anni Baha’u’llah sognò di trovarSi in un giardino dove grandi uccelli ruotavano sul Suo capo e tentavano invano di aggredirlo. Una volta suo padre Mirza Buzurg, vide in sogno il Figlioletto nuotare in un vasto oceano che illuminava con il Proprio corpo, mentre si spargevano ovunque le Sue lunghe ciocche corvine, cui si attaccavano miriadi di pesci che Lo seguivano in qualunque direzione Egli nuotasse. Pur rimanendo saldamente aggrappato alle Sue ciocche, nessun pesce Vi recò alcun danno.
Un indovino interpretò il sogno spiegando che l’oceano non è altro che il mondo dell’esistenza, e che Baha’u’llah avrebbe da solo, ottenuto il potere su di esso guidando l’umanità verso il suo destino spirituale, superando gli ostacoli che si frapponevano lungo il Suo cammino.
Abdu’l-Baha in un Suo discorso ad alcuni credenti americani raccontò: “…fin dalla prima infanzia, Egli Si distinse fra i Suoi parenti e amici, i quali dicevano: ‘Questo fanciullo ha dei poteri straordinari.’ Era superiore alla Sua età e al tempo in cui viveva, non solo per la saggezza ma anche perché dotato di un nuovo tipo di sapienza. Tutti ne rimanevano sbalorditi…”
Egli non frequentò alcuna scuola come era uso fra le persone ricche di quel tempo come Egli stesso conferma in una Sua Tavola “Non ho studiato le discipline correnti fra gli uomini né sono entrato nelle loro scuole. “Baha’u’llah, Epistola al Figlio del Lupo, p.8
Fu educato in casa e non frequentò mai alcuna scuola e collegio ; ciononostante fin da fanciullo mostrò grande sapienza e saggezza. La vera conoscenza di cui era dotato Gli proveniva da ben altro Educatore!
IL RUOLO INCOMPARABILE DELLA MANIFESTAZIONE DI DIO
La grandezza e maestosità della vita di una Manifestazione di Dio non può essere associata agli eventi che solitamente caratterizzano coloro che consideriamo dei santi.
La Manifestazione di Dio è l’Archetipo, e la Sua vita è la struttura superna. La sua visione, non limitata dal tempo e dallo spazio abbraccia il futuro come il passato. Egli è l’unico e necessario legame tra un ciclo di evoluzione sociale ed il successivo…(Egli) sprigiona una grande quantità di energia spirituale, tale da risvegliare le forze latenti nell’uomo. Per Sua intercessione l’uomo può ottenere la seconda nascita, “la rinascita spirituale”.
Attraverso le differenti espressioni del Suo Genio Spirituale, ogni Manifestazione di Dio percepisce i bisogni innati dell’uomo, permettendogli di soddisfare i requisiti di crescita necessari per la creazione di una nuova era, ed il passaggio ad un nuovo ciclo nel progresso umano.
Il ruolo della Suprema Manifestazione di Dio è indispensabile, in quanto è l’unica fonte della conoscenza di Dio, e lo strumento per la formulazione di un comportamento etico per l’uomo.
“Solo una Miniera divina può produrre gemme di sapienza divina ; solo nel Giardino ideale si può aspirare la fragranza del fiore mistico e i gigli dell’antica saggezza non possono fiorire che nella città di un cuore immacolato.” Baha’u’llah, Il Libro della Certezza pg.212
“Sappi che coloro che sono veramente saggi hanno paragonato il mondo al tempio umano. Come il corpo dell’uomo ha bisogno di un abito per vestirsi, così il corpo dell’umanità ha bisogno di essere adornato del manto della giustizia e della saggezza. Il suo abito è la Rivelazione concessagli da Dio. Ogni volta che questo abito avrà servito allo scopo, l’Onnipotente lo rimuoverà certamente. Poiché ogni epoca richiede una nuova quantità della luce di Dio. Ogni Rivelazione Divina è stata inviata in maniera che si addicesse alle condizioni dell’epoca in cui è apparsa.” Baha’u’llah, Spigolature, p.91
“Nostro scopo è cancellare dalla faccia della terra ogni disputa, guerra e spargimento di sangue, mercé l’amorevole provvidenza di Dio…”Baha’u’llah, Epistola al Figlio del Lupo, p.24
In un altro brano leggiamo:
“Esaltato sii Tu, O Mio Signore l’Onnipotente ! Come appaiono insignificanti e spezzabili la mia parola e tutto ciò che si riferisce a me salvo che non abbiano relazione con la Tua grande gloria. Concedi che, con l’aiuto della Tua grazia, tutto ciò che mi appartiene Ti sia accetto.” “Quando contemplo, o mio Dio, l’affinità che lega me a Te Io sono mosso a proclamare a tutto il creato, ‘ in verità Io sono Dio ‘ ; e quando considero me stesso, ecco mi trovo più rozzo della creta !”Baha’u’llah, L’Ordine Mondiale di, pp. 105, 119
“…ogni qualvolta questo Giovane volge gli occhi su Se stesso trova di essere la cosa più insignificante di tutta la creazione. Quando, però, contempla la radiosità sfolgorante che ha avuto il potere di manifestare, ecco quest’essere si trasfigura innanzi a Sé in una potenza sovrana che permea l’essenza di tutte le cose visibili ed invisibili.” Baha’u’llah, Spigolature p.114
Altrove nei Suoi Scritti in riferimento a Questi Esseri Luminosi e a Se Stesso posiamo leggere :
“La prima e principale testimonianza che afferma la Sua verità è il Suo stesso Essere. Dopo questa testimonianza viene la Sua Rivelazione. Per gli incapaci di riconoscere l’una e l’altra Egli ha stabilito quale prova della Sua realtà e della Sua verità le parole che ha rivelate.”Baha’u’llah, Spigolature p.117-118
BAHA’U’LLAH: LA SUPREMA MANIFESTAZIONE DI DIO
Una volta che ci siamo immersi nell’oceano della ricerca nel tentativo di comprendere il ruolo e il significato della manifestazione di Dio nella storia dell’umanità, possiamo continuare a nuotare nel mare degli Scritti di Baha’u’llah dove Egli Stesso si sofferma a spiegare il significato della Sua Rivelazione e dell’importanza che essa riveste per l’umanità.
Così Egli rivela in una Sua Tavola:
“Faccio testimonianza innanzi a Dio della grandezza, dell’inconcepibile grandezza di questa Rivelazione. Ripetutamente, nella maggior parte delle Nostre Tavole, abbiamo reso testimonianza a questa verità, si che il genere umano possa essere destato dalla sua incuria.” Baha’ullah, L’Ordine Mondiale p. 108
E ancora possiamo leggere:
“In questa potentissima Rivelazione tutte le Dispensazioni del passato hanno raggiunto la più alta perfezione, la perfezione finale.” Baha’ullah, L’Ordine Mondiale p. 108
Egli è “…Colui che i posteri acclamano e i cui innumerevoli seguaci già riconoscono come il Giudice, il Legislatore e Redentore di tutta l’umanità, come l’Organizzatore dell’intero pianeta, come l’Unificatore dei figli degli uomini, come l’Inauguratore del lungamente atteso millennio, come Colui che dà origine ad un nuovo ‘Ciclo Universale’, come Colui che stabilirà la Più Grande Pace…come il Creatore di un Nuovo Ordine Mondiale, e l’Ispiratore e il Fondatore di una civiltà mondiale.” Shoghi Effendi, Dio Passa nel Mondo p. 93-94
Baha’u’llah, il Prigioniero, Colui Che trascorse più di quaranta anni della Sua vita in prigione e in esilio; che fu messo in ceppi e catene che gli lasciarono i segni per tutta la vita e subì tali umiliazioni che nessun uomo può concepire, non è altri che il Promesso di tutte le Ere passate.
Egli è “il Buddha della fratellanza universale” il “Decimo Avatar”, “il Principe del Mondo”, il “Confortatore”, lo “Spirito di Verità”, “la Gloria di Dio”, “il Grande Annunzio”.
E’ una sacra responsabilità di ciascuno di noi in questo giorno, riconoscere il Suo rango e la potenza del Suo inestimabile messaggio, la forza misteriosa della Sua saggezza, e l’immortale esempio del Suo carattere unificatore manifestato attraverso la Sua vita benedetta e le Sue azioni.
Baha’u’llah ha trovato il mondo addormentato in un sonno profondo: la Sua venuta ha provocato un forte trambusto e un risveglio così violento che non si ricorda qualcosa di simile nella storia dell’umanità.
Le genti della terra sono state separate, socialmente e spiritualmente isolate. Egli ha generato “Una tempesta senza precedenti per la sua violenza, imprevedibile per il corso che seguirà, catastrofica nei suoi effetti immediati, inimmaginabilmente gloriosa per le estreme conseguenze che produrrà…L’umanità…è colpita dai segni della sua furia irresistibile. Essa non sa né comprenderne l’origine, né indagarne il significato, né prevederne il risultato…Nessuno può comprendere i possenti effetti di questo sconvolgimento titanico, tranne coloro che hanno accettato le affermazioni di Baha’u’llah e del Bab.” Shoghi Effendi, Il Giorno Promesso p. 11-12
La speranza e l’opportunità che Egli offre all’umanità è espressa in questi sacri versetti:
“Col movimento della Nostra Penna di gloria noi abbiamo, per ordine dell’Ordinatore onnipotente, alitato una nuova vita in ogni forma umana ed abbiamo istillato nuova potenza in ogni parola. Tutte le cose create proclamano i segni di questa rigenerazione mondiale.” Baha’u’llah, Le Spigolature p. 90-91
E inoltre:
“Una nuova vita si agita in questa èra in tutti i popoli della terra; eppure nessuno ne ha scoperta la causa né scorto il motivo.” Baha’u’llah, Le Spigolature p. 193
E infine:
“Dì: Colui Che è l’Incondizionato è giunto in nuvole di luce, per vivificare tutte le cose create con le brezze del Suo Nome, il Misericordiosissimo, e unificare il mondo, e riunire tutti gli uomini attorno a questa Tavola che è stata inviata dal cielo.” Baha’u’llah, Epistola al Figlio del Lupo, p. 32
Non esitiamo ancora, ritardando così il nostro incontro con questo Personaggio così Illustre che ispirerà le vite di generazioni avvenire: il momento è questo per immergerci nei Suoi Scritti e districare i segreti che in essi sono contenuti.
“Questo è il Giorno in cui i più eccellenti favori di Dio sono stati dispensati agli uomini, il Giorno in cui la Sua più potente Grazia è stata in fusa in tutte le cose create.”…“Lo scopo fondamentale di tutta la creazione è la rivelazione di questo oltremodo sublime, santissimo Giorno, il Giorno conosciuto nei Suoi Libri e nelle Sue Scritture come il Giorno di Dio – il Giorno che tutti i Profeti, gli Eletti e i santi hanno desiderato vedere.” Baha’u’llah, citato ne L’Avvento della Giustizia Divina,p.60
“Il comprendere le Sue parole e l’intendere i detti degli Uccelli Celesti non dipende affatto dall’erudizione umana. Dipende soltanto dall’avere un cuore puro, anima casta, e spirito libero.”…“Nessuno raggiungerà le rive dell’oceano della vera comprensione tranne colui che si allontanerà da tutto ciò che è in cielo e in terra…e non cessi di prender parole e atti di uomini mortali come norma per giungere alla vera comprensione e al riconoscimento di Dio e dei Suoi Profeti .”Baha’u’llah, Il Libro della Certezza,p.149, 17
“Non giudicate il Libro di Dio con le misure e le scienze in uso fra voi, poiché il Libro stesso è l’infallibile Bilancia istituita fra gli uomini.” Baha’u’llah, Kitab-i-Aqdas, pg.99